FLORA

Le foreste di leccio: il cuore verde del Supramonte
Protagonista indiscusso della vegetazione è il leccio (Quercus ilex), albero sempreverde che forma fitte foreste in grado di coprire intere vallate e versanti montani. Questi boschi, spesso antichissimi, sono un rifugio prezioso per molte specie animali e conservano l’atmosfera silenziosa e intatta di un tempo remoto. Camminare tra i lecci significa immergersi in una cattedrale naturale di ombra e profumi resinosi.

Macchia mediterranea: profumi intensi e colori vivi
Intorno ai boschi e sugli altopiani si sviluppa una ricca macchia mediterranea, composta da arbusti profumati e piante resistenti alla siccità. Corbezzolo, lentisco, cisto, erica, ginepro e mirto dipingono il paesaggio con sfumature di verde, bianco e rosso, mentre i loro profumi accompagnano i passi degli escursionisti. In primavera la fioritura trasforma la montagna in un mosaico di colori e profumi intensi.

Ginepri secolari e piante endemiche
Nelle zone più elevate e rocciose si incontrano ginepri secolari contorti dal vento, veri monumenti naturali che raccontano secoli di storia. Tra le rocce e le doline crescono piante endemiche rare, adattate a condizioni difficili: genziane, euforbie, peonie selvatiche e piccole orchidee spontanee che rendono ogni sentiero unico e sorprendente.

Arbusti aromatici e piante officinali
Il territorio di Urzulei è anche ricco di piante officinali e aromatiche utilizzate da generazioni nelle tradizioni locali: timo, salvia, origano selvatico, elicriso e mentuccia. Queste essenze, oltre a caratterizzare il paesaggio olfattivo, sono parte integrante della cultura rurale e della gastronomia del territorio.

Paesaggio in equilibrio
La flora del Supramonte vive in equilibrio millenario con l’ambiente: cresce lentamente, resiste al caldo, alla siccità e ai venti, creando un habitat perfetto per la fauna locale. Per questo la tutela di queste piante e foreste è fondamentale per preservare l’identità naturale di Urzulei.